Belle Gunness

SCORPIONE

scorpione

Si definisce “vedova nera” in criminologia Il killer di genere femminile che, come il ragno da cui prende il nome, uccide il proprio compagno, marito o amante, in genere per ottenere dei vantaggi economici. Belle Gunness, nata Brynhild Paulsdatter Storset, può essere considerata la prima vedova nera di cui si è venuti a conoscenza con certezza. Nata in Norvegia nel 1859 emigra negli Stati Uniti nel 1881 in cerca di miglior fortuna e cambia il suo nome in Belle.

 Nel 1884 a Chicago sposa un immigrato norvegese, Mads Sorenson. Insieme aprono una pasticceria, ma non riescono a ingranare con gli affari e i soldi scarseggiano. Nel 1897 la pasticceria viene distrutta da un incendio provocato secondo Belle da una lampada a cherosene. L’assicurazione risarcisce i danni, ma la lampada non viene ritrovata. Nello stesso anno Caroline, undici anni, la figlia maggiore della coppia, muore per un violento attacco di coliche, anche lei era assicurata e i genitori incassano i soldi. Decidono di comperare una grande casa, che però viene distrutta dal fuoco nel 1898, per fortuna era assicurata e nelle tasche dei Sorenson piovono altri soldi.

 Ma il destino ha deciso di non dare pace alla coppia e poco dopo il figlio Axel, anche lui assicurato, muore per un violento attacco di coliche, come la sorella, e la famiglia mestamente incassa.

 Il 30 luglio 1900 tocca al marito, Mads Sorenson, che muore nel proprio letto. Il primo medico intervenuto sospetta subito un avvelenamento da stricnina, ma il medico di famiglia lo rassicura: l’uomo era malto di cuore e non ha sopportato un farmaco per il raffreddore. Mads aveva stipulato due polizze sulla vita e la vedova non può fare altro che prendere i soldi.

Belle si trasferisce a La Porte nell’Indiana insieme alle tre figlie rimaste, acquista una vecchia fattoria e la trasforma in una casa accogliente. Nel 1902 sposa Peter Gunness un contadino di origine norvegese, che riesce a campare solo otto mesi dopo il matrimonio, poi viene colpito “accidentalmente” da un pesante tritacarne e muore sul colpo. Inutile dire che anche la sua vita è stata assicurata.

 A questo punto però bisogna trovare qualcuno che dia una mano a Belle con la fattoria quindi decide di pubblicare un annuncio su un giornale per immigrati norvegesi in cui ricerca “un uomo affidabile, scopo matrimonio”. I pretendenti cominciano ad arrivare, ma dopo un breve soggiorno alla fattoria tutti scompaiono.

 Il 28 aprile 1908 la fattoria dei Gunness viene distrutta da un incendio, tra le macerie vengono ritrovati i corpi di tre bambini e di una donna decapitata. I bambini sono Myrtle e Lucy Sorenson, 11 e 9 anni, e il piccolo Philip Gunness 5 anni, ma ci sono dei dubbi sull’identità della donna senza testa, troppo piccola per essere Belle. Le ricerche proseguono e nel porcile della fattoria cominciano ad essere rinvenuti dei corpi, ventinove per l’esattezza. Ora si comincia a capire che fine avessero fatto gli uomini che arrivavano alla fattoria e poi misteriosamente scomparivano. Vengono identificati con certezza sei persone: Jennie Olsen, figlia adottiva di Belle, Eric Gurhold, Olaf Lindblom, John Moo, Ole Budsberg, Andrew Helgelian.

 Il coroner apre un inchiesta e il 5 novembre 1908 si apre il processo contro Ray Lamphère, tutto fare della fattoria licenziato poco prima dell’incendio. Viene riconosciuto colpevole per incendio doloso e finirà i suoi giorni in carcere. Prima di morire racconterà di come Belle avesse ucciso i suoi pretendenti a colpi d’ascia, o con la stricnina nel caffè, lui l’avrebbe aiutata a sbarazzarsi dei corpi. In seguito si stabilirà che anche le precedenti vittime di Belle, i figli Caroline e Axel e il marito Mads Sorenson furono avvelenati con la stricnina.

 Secondo Lamphère Belle avrebbe messo in scena la sua morte, uccidendo una sconosciuta, mettendole i suoi vestiti e i suoi denti finti per poi sparire. Di lei infatti non si è più venuto a sapere nulla e per quello che ne sappiamo può avere felicemente concluso i suoi giorni godendo dei profitti della sua attività di vedova nera.

Belle Gunness nasce a Selbu in Norvegia l’11 novembre 1859, non avendo a disposizione l’ora di nascita possiamo considerare solo la disposizione dei pianeti.

Belle

Il Sole si trova in Scorpione, segno d’acqua. Belle è una maestra nel manipolare gli altri, riesce a convincere i vicini della sua cattiva sorte, i dottori della morte improvvisa dei suoi cari, le assicurazioni della casualità degli incidenti alle sue case. E riesce sempre a farsi pagare, è stata povera in gioventù ed è determinata a non ripetere questa esperienza.

 Venere e Mercurio si trovano in Sagittario, nonostante non si possa definire una bella donna la sua sensualità è potente e riesce ad attirare gli uomini di cui ha bisogno per mantenersi.

 Marte in Bilancia trigono a Urano nei Gemelli la rende fredda e razionale nel mettere in atto i suoi piani, che esegue con precisione e rapidità.

 Per Belle i figli erano un mezzo per ottenere uno scopo: la sicurezza economica, la ricchezza, e li elimina in modo crudele, con la stricnina. Saturno in Leone in posizione di quadratura al Sole e alla probabile posizione della Luna suggerisce una scarsa predisposizione alla maternità, sottolineata da Urano in Gemelli opposto a Mercurio che simboleggia la gioventù e per estensione i figli.

 La simbologia del segno dello Scorpione è legata alla morte e alla rinascita. Belle muore apparentemente, infatti non si avrà mai la certezza che sia suo il cadavere ritrovato senza testa tra le ceneri della sua fattoria, anzi i dubbi sul fatto che sia un’altra persona sono molti e suffragati dalla testimonianza di Lamphère che ha sempre sostenuto che Belle fosse viva e vegeta, rifugiata chissà dove. Furono molti gli avvistamenti di donne che le assomigliavano, ma nessuno venne mai confermato e la leggenda di Belle, la vedova nera sparita nel nulla, è rimasta negli anni.

Qui potete leggere un’analisi della vita di Belle dal punto di vista dell’astrologia Morpurghiana.

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