Edward Gein

VERGINE

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A chi di voi cari lettori non è capitato di vedere almeno una volta nella vita il film “Psyco” di Alfred Hitchcock, magari qualcuno di voi ha la colonna sonora come suoneria del cellulare, o “Il silenzio degli innocenti” di Jonathan Demme, tratto da un romanzo di Thomas Harris? Oggi parleremo dell’ispiratore di questi film, di colui che ha fatto svegliare bruscamente gli americani dal loro sogno di vita perfetta in stile anni cinquanta: Edward Thodore Gein.

 Nato in una fattoria della contea di La Crosse, Wisconsin, nel 1906, Ed si trovò ad avere un padre alcolizzato, un fratello, e una madre dal carattere dominante, Augusta, molto religiosa e molto rigida nei confronti del sesso. La famiglia viveva in campagna, la casa era abbastanza isolata, quindi i rapporti sociali dei ragazzi erano limitati, i contatti con esponenti del sesso femminile quasi assenti. La vita affettiva di Ed ruotava intorno alla figura della madre, da lui amata e odiata allo stesso tempo.

 Nel giro di pochi anni Gein perse tutti i suoi famigliari: prima il padre, poi il fratello rimasto ucciso in un incendio, e infine la madre per un colpo apoplettico. Si era nel 1945, ormai aveva 39 anni ed rimasto solo.

 E’ a questo punto che la mente di Edward cede del tutto. Comincia a frequentare i cimiteri, trafuga i cadaveri, soprattutto donne di mezza età, e ne usa le ossa per creare oggetti d’arredamento: con le ossa di tibia costruisce un tavolino da caffè, del cranio di un bambino ne fa una ciotola. La casa diventa un enorme discarica, Gein raccoglie e conserva ogni genere di rifiuto, solo la stanza della madre rimane intatta.

 Oltre alle ossa usa la pelle dei cadaveri per creare delle maschere e una specie di vestito femminile fatto di pelle umana.

 Con il passare del tempo i cadaveri non gli bastano più, vuole qualcosa di più fresco, così il 19 novembre 1957 uccide Berenice Worden, proprietaria di una ferramenta. Non ci aveva pensato, gli viene l’idea così, sul momento. Doveva acquistare una latta d’olio, la prende e la mette sul banco, poi gli cade l’occhio su un fucile, la donna ha l’età giusta, quindi perché no? Carica il fucile e spara a Berenice uccidendola sul colpo. La polizia arriva quasi subito a lui, circondano la casa e il capanno della legna, poi entrano. Quello che troveranno sarà difficile da dimenticare.

Ed Gein viene arrestato, confessa l’omicidio della Worden e di Mary Hogan e le profanazioni delle tombe. Viene giudicato incapace di sostenere il processo e spedito in manicomio. Dieci anni dopo viene ritenuto idoneo a sostenere il processo che si aprirà il 14 novembre del 1968. Giudicato colpevole dell’omicidio di Berenice Worden e Mary Hogan viene condannato all’ergastolo. Morirà in prigione, dopo essere stato un detenuto modello, il 26 luglio 1984.

 Fu condannato per l’omicidio di due donne, ma tra i resti trovati in casa sua alcuni non appartenevano ai cadaveri trafugati nel cimitero del paese. Berenice e Mary non sono state le sue uniche vittime, ma sono state le sole a cui si è potuto dare un nome e per le quali si siano trovate delle prove.

 Edward Gein ha ispirato moltissimi registi e scrittori, il primo a trarre un film dalla sua storia fu Alfred Hitchcock con “Psyco”, uscito nel 1960, il personaggio di Norman Bates interpretato da Anthony Perkins illustra bene il rapporto contorto di Gein con la madre. Nel “Silenzio degli innocenti” invece Thoman Harris si è inventato un killer con la stessa passione di Gein per gli abiti fatti di pelle umana.

 Edward Gein nasce a La Crosse il 27 agosto 1906 alle ore 23:30.

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Il Sole si trova nel segno della Vergine, isolato e cioè non accompagnato da altri pianeti, Venere infatti si trova in Bilancia, Mercurio in Leone.

 La Vergine è un segno di terra, pratico, concreto, razionale, a cui piace essere preciso e ordinato in tutto quello che fa, ha un forte senso del dovere che spesso lo porta a sacrificare le sue esigenze personali. Ed resterà vicino alla madre finché questa non morirà, assecondandola fino a reprimere i propri istinti sessuali. L’azione coercitiva della madre ci viene suggerita dalla posizione di Saturno in Pesci in decima casa opposto al Sole in quarta casa.

 Plutone si trova in Gemelli congiunto all’ascendente e ci fa pensare a travagli interiori, al desiderio inespresso di trasformarsi in qualcosa d’altro. Plutone è opposto alla Luna in Sagittario e mette in evidenza un conflitto sempre presente con la figura femminile, amata e odiata, e nella quale ci si vuole trasformare per controllarla. Le maschere fatte di pelle umana erano femminili, così come il vestito che si stava costruendo. Gein voleva trasformarsi in donna, esteriormente, e non in una donna giovane e bella, ma in una di mezza età, simile a sua madre.

 Marte e Mercurio si trovano in Leone, Ed è un impulsivo che controlla a fatica gli scatti d’ira e che fa quello che gli passa per la mente senza pensare alle conseguenze. Nel negozio di ferramenta vede il fucile, gli viene in mente come usarlo e lo fa: spara a Berenice.

 Una volta in carcere Gein si trasforma di nuovo, con spirito pratico si adatta all’ambiente e diventa un detenuto modello, ma non riuscirà mai a farsi revocare l’infermità mentale.

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